Up MONTE MISMA

Giovedì 1 Marzo 2012.
Alla fin fine la cosa più complicata di questa bella escursione è stata trovare il sentiero giusto, ma andiamo con ordine. Superato il Santuario della Forcella di Pradalunga, raggiungo il luogo dove venivano depositate le pietre coti: una rete da cantiere ne preclude l'accesso, parcheggio la macchina negli scarsissimi spazi adiacenti. Cerco inutilmente un qualsiasi segnale che mi faccia capire quale direzione devo prendere per salire al Misma: nessun cartello me lo dice, vado ad intuito e mando gli scarponi a proseguire sull'asfalto della stradina, che dopo un tornante diventa sterrata. Arrivo in breve alla Pratolina, vasto prato circondato da castagni ultracentenari: finalmente compare un cartello del CAI, che mi indirizza fiducioso a sinistra su ampia gippabile. Superate delle postazioni di caccia mi si presenta un bivio, a sinistra c'è una bella mulattiera: era la via giusta da seguire, ma lo scoprirò solo arrivato in vetta, parlando con altre persone. Io invece seguo fedelmente i bolli del CAI che si dirigono a destra e subito dopo mi alzano su un sentierino a sinistra: rimango stupito dalla trascuratezza di questo sentierino, addirittura ad un certo punto sono costretto letteralmente a strisciare sotto alcuni alberi di castagno divelti..!! In un paio di occasioni la traccia si riduce ai minimi termini sindacali, talmente angusta che pure i miei piedi da fungaiolo navigato fanno fatica a seguirla. Eppure sono sul sentiero CAI 539, giuro..!! Poi finalmente sbuco su un sentiero più ampio che mi traghetta ad una cascina, salgo ancora un po' nel bosco retrostante e aggancio il largo ed erboso spallone sud del Misma: il sentiero si sdoppia in due tracce e seguo quella che corre sullo spartiacque, dove compaiono anche due omini di sassi. In breve sono alla vetta, preceduta da un minuscolo sacrario: straordinario panorama..!! Lo ripeto: straordinario..!! E manca tutta la parte delle pianure..!! Sapevo che il Misma era rinomato per questo, ma la realtà supera ampiamente le aspettative: nonostante la foschia propongo una carrellata di zoommate, lascio parlare le foto. Per fortuna in vetta incontro una persona pratica del luogo che mi indica con precisione la strada giusta per raggiungere la sottostante Chiesa Santa Maria di Misma, posta sul versante orientale del monte, opposto a quello da cui sono salito. Non devo far altro che seguire a ritroso la dorsale tenedomi rigorosamente sullo spartiacque, per poter così aggangiare il primo omino di sassi: alla sua sinistra scende un ripido sentiero che dopo aver ricamato parecchie serpentine nel bosco, si addolcisce in una facile cresta con casette e capanni di caccia. Arrivo ad una bocchetta dove un chiaro cartello mi fà scollinare verso sud, in pochi minuti raggiungo la vicina chiesa Santa Maria di Misma, scoprendo che si tratta in realtà di un piccolo agglomerato splendidamente ristrutturato: decisione veramente azzeccata quella di venire a vedere questo posto, merita sicuramente una visita. A questo punto non essendoci indicazioni per Pradalunga, faccio affidamento ad una mia carta topografica dove è disegnato un sentiero che dovrebbe tagliare tutto a mezzacosta il versante sud del Misma: dovrebbe essere lo stesso itinerario indicato dal più alto cartello posizionato su un palo adiacente il sagrato della chiesa. Mi avvio così a destra e il sentiero transita subito ai piedi di belle pareti rocciose, totalmente invisibili fino ad ora: il lungo tracciato è comodo e praticamente pianeggiante, transito sotto la Corna Rossa ed arrivo ad un paio di bivi dove tiro dritto in piano. Raggiungo così Ol Ruculù e quì proseguo sempre in piano sul retro del vecchio roccolo: dopo poche centinaia di metri mi trovo a sbucare alla partenza dell'ambiguo sentierino targato 539, un attimo dopo sono sulla sterrata della Pratolina. Nella bellezza di questo suggestivo pratone giro un'ultimo sguardo verso il Misma, maturando la considerazione che una montagna tanto panoramica meriterebbe di sicuro una segnaletica migliore, almeno per quanto riguarda il versante di Pradalunga: ma io sono solo all'inizio e ho capito che il Misma nasconde sicuramente altre belle vie di salita. Perciò arrivederci Misma: promesso, tornerò....

01 Forcella di Pradalunga, il Santuario...
02 Parcheggio in questa località, un tempo deposito delle pietre coti...
03 Raggiungo la Pratolina...
04 La Pratolina, coi suoi castagni centenari...
05 Castagni  giganteschi...
06 Il Monte Misma visto dalla Pratolina...
07 Alla Pratolina trovo il primo segnavia...
08 Dopo qualche peripezia nel bosco  sbuco sullo spallone terminale del Misma...
09 Il piccolo sacrario di vetta...
10 Eccomi in cima al Misma...
11 La Croce del Misma...
12 La Madonnina del basamento...
13 Il panorama verso la bassa Valle  Seriana...
14 Monte Rosa e Linzone...
15 In primo piano il Canto Alto, sullo sfondo Costa Valle Imagna...
16 Vado a dare uno sguardo al panorama settentrionale..
17 Panorama Nord...
18 Redorta e Coca...
19 Quì ci sono Recastello, Tre Confini e Gleno...
20 Panorama verso la Valle del Luio...
21 Il Pizzo Formico, alle sue spalle Ferrante , Ferrantino e sulla destra il Tornello...
22 Presolana...
23 Pizzo Camino e Adamello...
24 Cornone di Blumone...
25 Il Monte Guglielmo...
26 Ultimo saluto al Misma...
27 Prendo la dorsale ovest e  scendo a Santa Maria di Misma...
28 La bella chiesa Santa Maria di Misma...
29 L'interno dell'antica chiesa...
30 Santa Maria di Misma..
31 Il panoramico porticato della chiesa..
32 Santa Maria di Misma..
33 Bellissime ristrutturazioni...
34 Tante indicazioni sul sagrato della chiesa...
35 Prendo un sentiero a destra, transitando sotto la Corna Rossa...
36 Passo in località  Ol Ruculù...
37 Ritorno alla Pratolina. Ciao Misma...

Immagini totali: 37 | Ultimo aggiornamento: 17/03/12 20.27 | Generato da JAlbum & Chameleon | Aiuto